giovedì 21 maggio 2009

4. Il cuore

"Lucien dì a tua madre di mettere qualcosa sul fuoco, i giovani devono mangiare, soprattutto se sono stati via troppo a lungo."
"Sì, padre."
"Vecchio Mikhail, io..."
"Risparmia il tuo stupore per quando ce ne sarà bisogno, anche se non avessi la preveggenza leggerei il tuo odore nel vento dell'ovest. E la pioggia me lo aveva mormorato tre notti fa: la guerra è finita, ma la pace non è ancora arrivata."

...

Era così da sempre col vecchio Mikhail, ricordo quando con Lucien progettammo di andarci a tuffare dalla cascata in cui vedevamo salire i salmoni durante la primavera e trovammo ad aspettarci Mikhail seduto sulle rocce con un nodoso randello nella mano sinistra.
Quel giorno imparammo la differenza tra il salice e la quercia.

Il vecchio mi portò fuori, nel cortile posto sul retro della sua solida casa di mattoni, dove due polli si contendevano lo stesso chicco di grano, nonostante il prato ne fosse coperto.
Entrammo nella capanna di tronchi, col tetto coperto di zolle di erba fresca, e la porta con incise le rune dell'aria, del fuoco, della terra e dell'acqua e (aggiunta degli ultimi anni) un teschio di orso appeso sopra di essa.
"Non ho più la forza di un tempo, il mio amico orso mi aiuta in caso di bisogno."

Le ombre della capanna erano allungate dal braciere in cui bruciavano le polveri arancio e viola di Mikhail, e l'odore di muschio penetrava nei polmoni con forza, ricordando che la terra ci reclama continuamente.
"Vecchio Mikhail avevi ragione anche quella volta, sono tornato."
"Lo vedo, ma non dilungarti sui dettagli della tua assenza, Lucien sarà molto più avido di conoscerli di quanto io sia.
Ti ho portato qui per essere io a parlare. Lucien ha un cuore simile al tuo, se dovrà lasciare queste terre sarà lui a deciderlo, e credo che lo farà presto, e insieme a te. Quanto a mia moglie vorrei poterle far vivere la vecchiaia nell'illusione della serenità. Giungi a noi in ore oscure, tu cerchi la pace figliolo, e la cerchi dove è giusto, ai confini del mondo, in queste terre che nessuno ha mai bramato. Ma io sento delle voci, voci di spiriti. Essi vivevano nei miei sogni, ma ora li vedo durante il giorno. Mi parlano mi parlano, ma per la prima volta non comprendo.
Il giorno prima che tu arrivassi è scomparsa la pietra nera custodita nella grotta dietro il Salto dei Salmoni. Non l'ho rivelato a nessuno perchè sapevo che saresti giunto.
Non conosco esattamente i poteri di quella pietra, ma da quando è scomparsa una malefica presenza si avvicina al nostro villaggio.
Riposa e cerca la pace figliolo, la tua pace, prima di quella del mondo, ma cercala in fretta, nessuno ha più tempo ormai, neanche la nostra quieta terra.
E ora andiamo o passerai un'altra giornata senza vero cibo."

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