domenica 24 luglio 2011

10. Spiegazioni


Si alzò il vento quella notte, un vento impetuoso, mi ricordava le tempeste sulle scogliere di Avafloss, quando mi arrampicavo per accendere il faro tutte le notti e cantare le antiche saghe nella pioggia era l'unica paga che avrei accettato per quel lavoro.
Si alzò il vento, e poi iniziò a cadere la pioggia, pesante, la sentivo piegare gli steli del grano e sferzare l'olmo dietro la casa di Mikhail. Da quando eravamo tornati dalla cascata non aveva aperto bocca. Dopo cena ero rimasto a dormire da loro preso da una lunga partita a Lungo Serpente e da troppe bottiglie di idromele.
Non riuscivo ad addormentarmi, ma non ebbi bisogno di sforzarmi oltre. Preceduto da una tremula luce arrivò Mikhail, seguito da un assonnato Lucien. Mi fece cenno di vestirmi e uscimmo nel temporale. Mentre la pioggia mi toglieva di dosso lo stordimento, annaquandomi come il vino di Esperia, Mikhail disse: "Nessuno ringiovanisce con il tempo, nemmeno voi, né soprattutto io."
Ci fermammo dopo due ore di cammino, sotto un ampio arco di roccia naturale, nel mezzo di una radura, sembrava un ingresso che conducesse a un luogo identico a quello di provenienza. Un braciere era già stato acceso e ci avvicinammo istintivamente. Mikhail dispose attorno all'arco alcune ghirlande di felci e fiori, si diresse verso quella che sembrava la quercia più vicina, sparì dentro di essa e ne tornò con un capretto tra le braccia, lo depose a terra recitò alcune formule e ne ringraziò lo spirito, poi gli aprì la gola con calma e versò del sangue in una ciotola.
"So a cosa state pensando - disse - che tutto ciò è crudele, ma le arti magiche non sono un gioco per bambini, né un dono da usare con leggerezza. Se può farvi sentire meglio, sappiate che era cieco, così come ciechi sono gli dei, avidi di fumo non pensano alla carne, né a chi officia."
"Ho visto cose ben più crudeli, Mikhail."
"Proprio per questo devi vederne di peggiori, perché non c'è abitudine al male, e solo con la coscienza e la lucidità potrai opporti ad esso."

Versò il sangue sul braciere e poi due grani verdi, dai quali si sprigionò un fumo denso e acre, dopo aver recitato alcune formule Mikhail estrasse un antico manoscritto da un incavo dell'arco, iniziando ad esporre preziose miniature di antiche guerre. Quindi ne salmodiò un estratto in lingua antica e riprese a parlare:
"Ora Ulterion ci protegge, e i nostri discorsi e pensieri resteranno segreti, se la foresta non ci tradirà. Conosco i vostri discorsi, e vi darò risposte, o forse per voi saranno nuovi quesiti. Il Mikhail delle leggende sono io, sono vecchio, molto più vecchio di quanto sembri, e per questa ragione devo sparire e muovermi in luoghi sempre nuovi quando la mia età sembra innaturale e potrei sopravvivere ai miei figli. Tu, Lucien, avrai in dono una vita innaturalmente lunga, e forse, la userai per raccontare le tue storie. Ma basta, non è per parlare di questo che vi ho portati qui...
- mi fissò - Tuo padre, il mio vecchio amico Erik, e tua madre, la dolce Friya, furono uccisi in un'imboscata di predoni di strada, ti dicemmo, perchè volevamo proteggerti, in realtà era il Sovrintendente dei mercenari, fuggitivo, dalle terre di re Haden; Haden vuole un mondo di sofferenza e sottomissione, quando tuo padre lo scoprì, gli sottrasse la pietra nera che ora è scomparsa. Servono ad aprire il mondo degli spiriti e delle divinità. Dovete ritrovarla o rubarne un'altra. Fate in modo che Haden non le possegga tutte. Morì per proteggere il nostro mondo e la sua onestà. La tua antica promessa sposa è viva, lo sento, potrebbe essere folle, potrebbe stare bene. So solo che fu risparmiata, e portata via. Forse è fuggita, forse no. In fondo se non abbiamo la speranza, non abbiamo nulla.
L'oscurità si addensa, in tutte le direzioni. Cercheranno di liberare Orador, perchè credono di poter controllare il male e gli spiriti. Per quali fini? Non lo so, o forse sì, perchè in fondo cosa c'è di nuovo nella natura del male e del dominio? Andrete a Nord, cercherete il mio amico Ilia, presso il monastero Dan di Abalon, e gli porterete questo vaso, contiene solo un vecchio pezzo di cartapecora si direbbe. Ma non è così. Non possiamo distruggere lo spirito di Orador, non che io sappia almeno, ma possiamo fermare chi cerca di liberarlo, non so cosa possiate fare in tre ma dovrete bastare per ora. Verrà per te il tempo di uccidere Lucien, te lo avrei risparmiato, ma questi tempi non sono teneri. Ti lascio la mia arpa, usala per invocare le piogge e gli dei del bene. E non dimenticare di aiutare i poveri. Mai."
"Mikhail, io devo pensare a quello che mi stai dicendo, potrei non volere nulla di ciò."
"Potrai mai non volere la libertà, figliolo? O la pace? Ho bisogno che tu dia coscienza alle azioni di Lucien, ma hai ragione, non posso obbligarti. Se tu non vorrai, Lucien e Guthrum partiranno da soli."
Un soldato delle antiche legioni elfiche uscì dall'incavo della quercia dove si era recato Mikhail a prendere il capretto. Era alto due teste più di me, sorrise con uno sguardo compiaciuto, ruttò e venne a tendere la mano.
Non sapevo se fosse la collera o la tristezza a crescere dentro di me, avrei voluto vomitare e gridare allo stesso tempo, ma mi sentivo vuoto. Stavo per dire a Mikhail che non mi importava nulla di niente ormai e che non sarei partito di nuovo. Ma poi iniziammo a sentire la roca voce dei corni neri.